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Basilica di Sant'Andrea delle Fratte

La Basilica di Sant'Andrea delle Fratte, situata vicino alla Via Capo le Case a Roma, racconta la storia di una zona di confine tra città e campagna, evidenziata dal termine "fratte" che indica le siepi divisorie. Costruita nel Seicento su un precedente luogo di culto medievale, la basilica subì un restauro significativo grazie all'architetto Gaspare Guerra e successivamente a Francesco Borromini. La facciata, completata nel 1826 da Pasquale Belli, mostra uno stile neoclassico sobrio, in contrasto con l'interno barocco ricco di opere d'arte. Il percorso attraverso le cappelle presenta dipinti, sculture e tombe di notabili, culminando nell'area presbiteriale con gli angeli di Gian Lorenzo Bernini. La basilica è un luogo di profonda spiritualità dedicato al martirio e alla vita cristiana, con particolare attenzione a Sant'Andrea. La cappella della Madonna del Miracolo ricorda un evento del 1842 che portò alla conversione di Alfonso Ratisbonne, un ebreo francese. Verso l'uscita si può ammirare la Vergine Maria, rappresentata come un segno grandioso e luminoso, ispiratrice di conversione e guida amorevole.