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Chiesa Santa Maria della Vittoria (Santa Teresa d’Avila)

L’originale edificio fu costruito a partire dal 1495, nel luogo in cui sorgeva una casa appartenuta al banchiere ebreo Daniel Norsa.

 

Le fonti storiche raccontano che il banchiere nel 1493 aveva rimosso dalla facciata un’immagine sacra causando l’ira del popolo che, durante la processione per la festa dell’Ascensione, aveva oltraggiato la sua casa con insulti e lancio di pietre. I cittadini ottennero inoltre che il sacrilegio fosse punito con la demolizione della casa e la costruzione di un edificio sacro finanziato direttamente dal banchiere.

 

La chiesa deve il suo titolo alla vittoria contro i boemi nella battaglia della Montagna Bianca, presso Praga del 1620. La storia racconta infatti che in un momento di difficoltà intervenne durante i combattimenti padre Domenico di Gesù e Maria, cappellano dell’esercito. Aveva con sé un ritratto di Maria in adorazione del Bambino che improvvisamente si illuminò, accecando gli avversari e costringendoli così alla fuga. Nel 1622 l’immagine miracolosa venne trasferita nella chiesa.

 

Inoltre, all’interno dell’attuale edificio, è collocato il famoso gruppo scultoreo realizzato da Gian Lorenzo Bernini raffigurante l’Estasi di santa Teresa d’Avila. L’opera rappresenta un momento della vita di Santa Teresa d'Avila in cui, secondo la sua biografia, un angelo le trafisse il cuore con una freccia dorata, provocandole così un’immensa gioia ma anche un profondo dolore.