Il Santuario del Divino Amore, a 12 km dal Domine quo vadis?, è una importante meta di pellegrinaggio fin dal 1740. In quell'anno un pellegrino smarrito, inseguito da cani feroci, invocò la Madonna dipinta sulla torre di Castel di Leva e fu salvato. Il santuario, eretto nel 1744, fu testimone di un voto di protezione fatto dal popolo romano nel 1944 durante la seconda guerra mondiale, per il quale La Madonna intercesse evitando distruzioni delle città italiane. Da allora si ricorda la festa del santuario nel giorno di Pentecoste. La Madonna del Divino Amore, icona bizantina, simboleggia la relazione tra Maria e lo Spirito Santo. L'affresco originale fu trasferito dalla torre alla chiesa nel 1744. Il santuario, guidato da don Umberto Terenzi, rifiorì dopo la sua nomina nel 1931 e, successivamente, fu realizzato il progetto di P. Costantino Ruggeri e dell’architetto Luigi Leoni di un santuario più grande, inaugurato il 24 dicembre 1998 e consacrato da San Giovanni Paolo II il 4 luglio 1999. Oggi rappresenta un'oasi spirituale e festosa per i pellegrini. La sua atmosfera popolare e gioiosa è stata immortalata nel film di Federico Fellini "Le notti di Cabiria".