Giubileo, un milione di giovani per la grande festa della fede che Roma non dimenticherà
Oltre un milione di ragazzi e ragazze, provenienti da circa 146 Paesi del mondo, per una settimana hanno abbracciato Roma e l’hanno resa capitale della fede giovane. Per sette giorni le strade della città hanno ascoltato i canti di festa, visto le bandiere sventolare, i sorrisi e la commozione negli occhi. Centinaia le diocesi presenti, le parrocchie, i gruppi di pastorale giovanile, delle associazioni, dei movimenti, delle comunità di tutto il mondo. I giovani hanno fatto festa, ma soprattutto hanno avuto l’occasione di sperimentare l’esperienza giubilare, con le confessioni al Circo Massimo, le catechesi sparse per la città, i momenti di preghiera, le S. Messe e il pellegrinaggio, con il passaggio della Porta Santa.
Grande è stato il lavoro per l’accoglienza dei gruppi, in collaborazione con la Diocesi di Roma, con oltre 370 parrocchie ospitanti, 400 strutture scolastiche, 40 siti extra-scolastici tra Case della Protezione Civile, palazzetti e palestre comunali oltre a alcune famiglie che si sono rese disponibili. Tantissimi i gemellaggi nelle parrocchie e i volontari, giovani e adulti, che si sono messi a disposizione con gratuità nelle comunità per preparare l’accoglienza nelle strutture.
In 120mila hanno partecipato alla Messa di benvenuto di martedì 29 luglio, in piazza San Pietro, presieduta da S.E. Mons. Rino Fisichella, Pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione. Al termine della Celebrazione, il Santo Padre Papa Leone XIV ha fatto visita a sorpresa ai giovani presenti. “Speriamo che tutti voi siate sempre segni di speranza nel mondo!”, ha detto durante il suo saluto dal sagrato, chiedendo a tutti di pregare per la pace e di esserne costruttori nei luoghi di vita. Al Giubileo hanno partecipato anche molti gruppi di giovani provenienti da Paesi in conflitto, dall’Ucraina, alla Terra Santa, dalla Siria all’Iran, all’Iraq, al Rwanda, al Sud Sudan.
Mercoledì 30 e giovedì 31 luglio, i pellegrini hanno avuto la possibilità di partecipare ai Dialoghi con la città, oltre 70 eventi, organizzati da associazioni e movimenti, sparsi tra piazze, parrocchie, teatri del centro e della periferia di Roma. Le iniziative erano di diverso tipo, dai momenti di adorazione e preghiera, agli incontri di riflessione tematici, agli eventi di festa e musica.
Il venerdì, invece, è stato dedicato interamente al sacramento della Riconciliazione nella cornice straordinaria del Circo Massimo. Un fiume di giovani, oltre 30mila in otto ore, si sono messi in fila per accostarsi alla Confessione, con 1000 sacerdoti che si sono resi disponibili per il servizio a turni durante la giornata, confessando in dieci lingue diverse.
Il sabato e la domenica, infine, hanno visto il raduno di tutti i pellegrini a Tor Vergata. Un milione di giovani si sono riuniti nella spianata a 25 anni dall’ultimo Giubileo del 2000, che sempre nello stesso luogo aveva visto Papa Giovanni Paolo II parlare ai giovani all’inizio del nuovo millennio. I ragazzi hanno vissuto due giorni unici attorno a Papa Leone XIV, prima con la Veglia del sabato sera e poi la S. Messa di domenica 3 agosto. Al termine della celebrazione Eucaristica d’invio, in cui hanno concelebrato oltre 7000 sacerdoti, 400 vescovi e 25 cardinali, e in cui hanno prestato servizio per le Comunioni anche oltre 1000 persone, tra ministri straordinari e accoliti, il Papa ha dato appuntamento a tutti i presenti a Seoul, dal 3 all’8 agosto 2027 per la prossima Giornata Mondiale della Gioventù, in Sud Corea.
Il Giubileo continua, pieno di entusiasmo, portando nel cuore la bellezza di Tor Vergata che Roma non dimenticherà facilmente.