Papa Francesco consegna la Bolla d’Indizione del Giubileo: Spes non confundit
Spes non confundit è il titolo che il Santo Padre, Papa Francesco, ha dato alla Bolla d’Indizione del Giubileo 2025, letta solennemente ieri pomeriggio da Sua Eccellenza Mons. Leonardo Sapienza, Decano del Collegio dei Protonotari Apostolici di Numero Partecipanti nella cerimonia all’interno dell’atrio della Basilica di San Pietro.
«Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza». Queste parole potrebbero racchiudere la ricchezza della Bolla che si apre alla luce dell’espressione di san Paolo «Speranza che non delude», perché offre la certezza dell’amore di Dio. È un annuncio che viene rivolto a tutti perché «tutti sperano», e «nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene» (n.1). La comunità cristiana in questo modo si fa portatrice di un contenuto che va oltre i propri confini ecclesiali per toccare il cuore e la mente di ogni persona.
Riguardo al tema dell’indulgenza, che è il primo contenuto del Giubileo, Spes non confundit offre una chiave interessante di lettura quando afferma: «Perdonare non cambia il passato, non può modificare ciò che è già avvenuto; e, tuttavia, il perdono può permettere di cambiare il futuro e di vivere in modo diverso, senza rancore, livore e vendetta. Il futuro rischiarato dal perdono consente di leggere il passato con occhi diversi, più sereni, seppure ancora solcati da lacrime» (n. 23).
Il Giubileo 2025 si caratterizzerà anche per alcuni “segni di speranza” che il Santo Padre ha desiderato inserire nella Bolla. Tra cui proposte e gesti concreti, come l’apertura di una Porta santa all’interno di un carcere, la proposta ai governi di mettere in atto forme di amnistia per i detenuti e il condono dei debiti ai Paesi più poveri.
Per ciò che riguarda gli appuntamenti per il Giubileo, la Porta Santa di San Pietro si aprirà il 24 dicembre di quest’anno e sarà chiusa il 6 gennaio 2026. La domenica successiva, 29 dicembre 2024, «aprirò la Porta Santa della mia cattedrale di San Giovanni in Laterano, che il 9 novembre di quest’anno celebrerà i 1700 anni della dedicazione», ha sottolineato il Papa. «A seguire, il primo gennaio 2025, Solennità di Maria Santissima Madre di Dio, verrà aperta la Porta Santa della Basilica papale di Santa Maria Maggiore. Infine, domenica 5 gennaio sarà aperta la Porta Santa della Basilica papale di San Paolo fuori le Mura. Queste ultime tre Porte Sante saranno chiuse entro domenica 28 dicembre dello stesso anno». Inoltre, «stabilisco che domenica 29 dicembre 2024, in tutte le cattedrali e concattedrali, i vescovi diocesani celebrino la santa Eucaristia come solenne apertura dell’Anno giubilare, secondo il rituale che verrà predisposto per l’occasione». Il Giubileo ordinario «terminerà con la chiusura della Porta Santa della Basilica papale di San Pietro in Vaticano il 6 gennaio 2026, Epifania del Signore».
Durante il Rito Papa Francesco ha consegnato simbolicamente copia della Bolla ad alcuni cardinali, vescovi e arcivescovi, in rappresentanza di tutto il clero sparso per il mondo, e agli Arcipreti delle Basiliche papali.
Leggi il testo integrale della Bolla: https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2024/05/09/0374/00781.html