Il 18 ottobre il Giubileo dei Rom, Sinti e Camminanti

17 ottobre 2025

Sabato 18 ottobre si terrà a Roma il Giubileo dei Rom, Sinti e Camminanti, a cui parteciperanno circa 4000 pellegrini, provenienti da oltre 70 Paesi d’Europa e del mondo. L’evento giubilare è organizzato in collaborazione con il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, la Fondazione Migrantes (CEI), la Comunità di Sant’Egidio, il Vicariato della Diocesi di Roma e alcuni rappresentanti della Pastorale Rom e Sinti.

Alle ore 10.00 di sabato 18 ottobre i pellegrini si riuniranno in Aula Paolo VI per un incontro che prevede testimonianze, rappresentazioni artistiche, musica e momenti di preghiera, e avrà come tema: “La speranza è itinerante, mio padre e mia madre erano aramei erranti” (cfr. Dt 26,5). Guideranno l’evento Maris Milanese, conduttrice di TV2000, con Eva Rizzin, di origine sinta e responsabile scientifico dell’Osservatorio nazionale sull’Antiziganismo di Verona e Amadeus Giordan Halilovic, studente universitario presso la John Cabot University di Roma, con radici rom, impegnato in progetti culturali e sociali volti a raccontare chi sono davvero i rom. Sul palco si alterneranno artisti provenienti da Italia, Romania, Francia, Spagna e Slovenia. A metà mattinata il Santo Padre Leone XIV raggiungerà l’Aula Nervi per incontrare il popolo dei Rom, Sinti e Camminanti e pregare con i pellegrini.

Saranno presenti anche il cardinale Fabio Baggio C.S., Sottosegretario del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, e Mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes, che guideranno alcuni momenti di preghiera. L’evento si concluderà con il pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica di San Pietro, tra le 14.00 e le 18.00.

Domenica 19 ottobre, poi, alle ore 10.30, i pellegrini parteciperanno alla Santa Messa presso il Santuario del Divino Amore, presieduta dal cardinale Baggio e animata dalle melodie di alcuni musicisti rom e sinti. Seguirà un momento di preghiera dedicato al Beato Ceferino Gimenez Malla, il primo Gitano martire della fede, fucilato nel 1936 durante la Guerra civile spagnola e gettato in una fossa comune per aver difeso un giovane sacerdote.

La giornata si concluderà con una festa e un pranzo sociale nei pressi del Santuario.