Da venerdì 14 novembre il Giubileo dei Poveri. Domenica 16 novembre Celebrazione Eucaristica a San Pietro per la Giornata mondiale dei poveri.

11 novembre 2025

Da venerdì 14 a domenica 16 novembre  2025 si terrà a Roma il Giubileo dei Poveri, all’interno del quale si inserisce la IX edizione della Giornata mondiale dei poveri, che si celebra domenica 16. Al Giubileo parteciperanno 10mila pellegrini da tutto il mondo, soprattutto persone in condizioni di fragilità e povertà, assistiti dalle associazioni caritative delle diocesi, volontari e operatori.

L’evento giubilare inizierà venerdì alle 17.30 con la “Veglia della Misericordia", animata dall’Associazione francese “Fratello”, presso la Basilica di San Paolo fuori le mura. Sabato 15 novembre, poi, tra le 9.00 e le 15.00 i pellegrini attraverseranno la Porta Santa della Basilica di San Pietro. Nel pomeriggio, alle 16, l’Associazione “Fratello” animerà un secondo momento di preghiera mariana in piazza San Pietro.

Nella giornata di domenica 16 novembre si celebrerà, come già accennato, la IX Giornata mondiale dei poveri, e per l’occasione Papa Leone XIV presiederà la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro alle ore 10. In basilica saranno presenti eccezionalmente le reliquie di San Benedetto Giuseppe Labre,  detto “il vagabondo di Dio”, conservate normalmente nella Chiesa di Santa Maria ai Monti. Labre è un santo che non aveva fissa dimora, e che viveva scelto il Colosseo come casa. Il motto scelto dal Santo Padre per l’edizione di quest’anno è tratto dal Salmo 71 (v. 5): Sei tu, mio Signore, la mia speranza, come annunciato lo scorso 13 giugno.
I biglietti gratuiti per partecipare alla Messa potranno essere ritirati presso l’Info Point Ufficiale del Giubileo 2025, in via della Conciliazione 7, da mercoledì 12 novembre, tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00, fino ad esaurimento.

In Basilica saranno presenti poveri e associazioni impegnate quotidianamente nell’accompagnamento dei più bisognosi, 1300 dei quali, dopo la Messa, saranno ospiti in Aula Paolo VI per il pranzo con il Papa, organizzato dal Dicastero per il Servizio della Carità. Al termine del pranzo ciascuno riceverà in dono uno zaino con beni di prima necessità, grazie al sostegno dei Padri Vincenziani, che, in occasione del 400esimo anniversario dalla fondazione, hanno voluto omaggiare i poveri con un gesto concreto di vicinanza. L’iniziativa, proposta per la prima volta nel 2017, è stata voluta fortemente da Papa Francesco per sollecitare la Chiesa a “uscire” dalle proprie mura per incontrare la povertà nelle molteplici accezioni in cui essa si manifesta nel mondo di oggi. Come ogni anno, il Dicastero per l’Evangelizzazione ha curato un Sussidio pastorale, disponibile in sei lingue, che si propone come un agile strumento offerto alle diocesi, alle parrocchie e a tutte le varie realtà ecclesiali, per prepararsi e per celebrare questo evento, in modo del tutto particolare in questo Anno Santo.

Il sussidio è disponibile gratuitamente sul sito del Dicastero: https://www.evangelizatio.va/content/pcpne/it/attivita/gmdp/2025/sussidio.html

Nella settimana che precede la Giornata mondiale dei poveri sono previste una serie di iniziative di solidarietà a cura del Dicastero per il Servizio della Carità. Tra queste c’è l’apertura straordinaria dell’ambulatorio Madre di Misericordia, situata sotto al Colonnato del Bernini. L’ambulatorio, che già offre quotidianamente assistenza sanitaria gratuita ai poveri, nella settimana dal 10 al 15 novembre rimarrà aperto con orario continuato dalle 8.00 alle 18.00. Ogni giorno verranno garantite visite mediche generali e specialistiche e visite odontoiatriche, vaccini antinfluenzali, esami del sangue. Verranno donate protesi dentarie mobili, occhiali e apparecchi acustici. Saranno consegnati, poi, direttamente alle persone bisognose, i farmaci di cui hanno bisogno, sempre in forma gratuita.

Presso l’ambulatorio sono erogate gratuitamente ogni mese oltre 2mila prestazioni sanitarie, grazie al lavoro di 120 volontari medici, infermieri e tecnici sanitari. I poveri assistiti sono circa 10mila, di 139 nazionalità diverse. Fino ad oggi sono state erogate 102.060 prestazioni sanitarie e distribuite 141.200 confezioni di farmaci. Inoltre, vista la domanda crescente di cure, proprio in occasione della IX Giornata mondiale dei poveri verrà inaugurato il nuovo ambulatorio San Martino, realizzato in collaborazione con la Direzione di Sanità e Igiene del Governatorato della Città del Vaticano e dotato di due nuove stanze visita attrezzate con strumentazione all’avanguardia e del nuovo servizio di radiologia che, grazie a un apparecchio radiologico a raggi X di ultima generazione, permetterà di diagnosticare in modo rapido e accurato fratture ossee, malattie degenerative, tumori, polmoniti, calcolosi e ostruzioni intestinali, tutte condizioni spesso trascurate in chi vive in povertà.

Un’altra iniziativa molto importante è l’apertura a Parma della Lavanderia di San Francesco d’Assisi, servizio creato grazie alla collaborazione della Caritas locale e della Procter&Gamble, un luogo in cui le persone bisognose e senza fissa dimora possono trovare gratuitamente tutto l’occorrente per la cura della propria igiene personale e del bucato, dando loro anche la possibilità di fruire del servizio docce.  A questa si aggiunge poi un nuovo straordinario viaggio di speranza in Ucraina voluto da Papa Leone XIV: partirà infatti in questi giorni un tir diretto a Kharkiv, una delle città più colpite dalla guerra, per consegnare alla popolazione beni di prima necessità, vestiti e coperte calde.

Tra le iniziative di solidarietà anche quelle promosse, come ogni anno, dal Dicastero per l’Evangelizzazione, che continuerà a sostenere famiglie meno abbienti, attraverso, ad esempio, il pagamento delle loro bollette e buoni per acquisti nei supermercati. Per questa carità si ringrazia in particolare la generosità di UnipolSai, che non fa mai mancare la sua preziosa collaborazione.

Come scrive Papa Leone XIV nel suo Messaggio: «Il povero può diventare testimone di una speranza forte e affidabile, proprio perché professata in una condizione di vita precaria, fatta di privazioni, fragilità ed emarginazione. Egli non conta sulle sicurezze del potere e dell’avere; al contrario, le subisce e spesso ne è vittima. La sua speranza può riposare solo altrove. Riconoscendo che Dio è la nostra prima e unica speranza, anche noi compiamo il passaggio tra le speranze effimere e la speranza duratura».