“I Cieli aperti. El Greco a Roma”, fino al 5 ottobre a Sant’Agnese in Agone

07 settembre 2023

 

Ieri è stata inaugurata ufficialmente la Mostra di El Greco nella chiesa di Piazza Navona, alla presenza di S.E. Mons. Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, S.E. Mons. Paolo Schiavon, rettore della chiesa di Sant'Agnese, Donna María Isabel Celaá Diéguez, Ambasciatrice di Spagna presso la Santa Sede, Miguel Gotor, Assessore alla Cultura di Roma Capitale e don Alessio Geretti, curatore della mostra.

 

 «Mi auguro che chi verrà a visitare queste opere d’arte - ha detto Mons. Rino Fisichella - sia preparato al silenzio della contemplazione, e che possa vedere come un uomo toccato da Dio, El Greco, viva l'esperienza della fede mettendola a servizio dell'umanità intera attraverso l'opera artistica». L’arte e la bellezza, dunque, possono essere strumento di evangelizzazione, un’occasione perché «il turista possa diventare anche pellegrino e annunciatore di speranza».

 

El Greco, nato nell’Isola di Creta nel 1541, e morto a Toledo, nel 1614, è stato uno degli artisti icona del Rinascimento spagnolo e ha vissuto a Roma per sei anni. «El Greco sarebbe orgoglioso - ha detto Donna María Isabel Celaá Diéguez, Ambasciatrice di Spagna presso la Santa Sede - che tre suoi capolavori fossero esposti in una delle più belle e significative chiese romane, in preparazione all’Anno santo». Sant'Agnese in Agone sorge proprio sul luogo del martirio della santa romana.  «Sant’Agnese è una cornice bellissima per questa meravigliosa iniziativa - ha sottolineato Mons. Paolo Schiavon, rettore della chiesa -. Ringrazio il Dicastero per aver scelto questo luogo per invitare chi entra a “guardare i Cieli aperti”, e rafforzare così l'invito alla trascendenza».

 

Sant’Agnese accoglie ogni giorno migliaia di turisti. «Questa è la migliore collocazione possibile per la mostra di El Greco, che sembra essere nata qui, tanta è anche la continuità cromatica - ha spiegato don Alessio Geretti, curatore dell’esposizione -. Con oggi apriamo idealmente una “prima porta”. L’artista ci incanta per la sua pittura estremamente suggestiva».

 

I tre capolavori esposti escono per la prima volta dalla Spagna: La Sacra Famiglia con Sant’Anna (Toledo, Hospital de Tavera), Il Battesimo di Cristo (Toledo, Hospital de Tavera), Cristo abbracciato alla Croce (El Bonillo, Museo Paroquial). «È bello iniziare con El Greco, che è stato l’uomo della contraddizione e della modernità, pittore della terra e del cielo con una capacità narrativa quasi mistica - ha detto Miguel Gotor, assessore alla Cultura di Roma Capitale –. Quello che stiamo mettendo in campo insieme è uno sforzo straordinario per cogliere l’occasione del Giubileo 2025, attraverso un'opera di tutela, valorizzazione e rigenerazione urbana. Sono attesi oltre 30 milioni di pellegrini ed è fondamentale che questo sforzo sia il prodotto di un lavoro di sinergia tra Santa Sede, Comune di Roma e governo. La nostra città deve essere la città dell’accoglienza, della fraternità».

 

La mostra sarà visitabile tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 21.