La promessa pellegrina: arte, fede e diplomazia, dal 18 ottobre al 12 novembre 2025 alla Pontificia Università Gregoriana
Nel contesto della celebrazione dei 190 anni di relazioni diplomatiche tra la Colombia e la Santa Sede, le espressioni artistiche diventano il catalizzatore per costruire ponti verso un dialogo interculturale.
Questa mostra rappresenta l’interesse a riflettere su temi come le frontiere e le loro sovranità, i processi migratori, e la devozione popolare, le memorie dei popoli ancestrali, in un territorio segnato dalle tracce del colonialismo, dell’estrattivismo e del narcotraffico.
Nell’ambito della strategia di Diplomazia Culturale del Ministero degli Affari Esteri della Colombia, l’Ambasciata di Colombia presso la Santa Sede, guidata dall’Ambasciatore Iván Velásquez Gómez, presenta la mostra La promessa pellegrina, dell’artista colombiana Juliana Ríos Martínez, presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, in un momento di grande rilevanza per la Chiesa Cattolica: il Giubileo 2025 “Pellegrini di Speranza”.
Questa esposizione si inserisce nella commemorazione dei 190 anni di relazioni diplomatiche tra la Colombia e la Santa Sede, un legame storico che riafferma il dialogo permanente tra fede, arte e cultura.
L’opera di Juliana Ríos Martínez è molto più di una mostra pittorica: è una manifestazione di fede popolare, una cronaca visiva della speranza e una rivendicazione dei territori invisibilizzati della Colombia. Attraverso il suo sguardo sensibile, l’artista ritrae la processione della Vergine dei Rimedi a Riohacha (La Guajira), una celebrazione che dal XVII secolo simboleggia la protezione, la resistenza e l’unità del popolo guajiro. La sua proposta invita a riflettere sulle frontiere e le loro sovranità, sui processi migratori e sulle memorie dei popoli ancestrali, in un territorio segnato dalle tracce del colonialismo, dell’estrattivismo e del narcotraffico.
Nonostante queste tensioni storiche, La Guajira continua ad essere uno spazio di resistenza etnica e spirituale. La devozione alla Vergine dei Rimedi —il cui culto, secondo la tradizione, fermò miracolosamente l’avanzata del mare su Riohacha nel 1683— rimane viva come simbolo di coesione sociale e speranza collettiva.
Questa iniziativa è resa possibile grazie alla cooperazione tra l’Ambasciata di Colombia presso la Santa Sede, la Pontificia Università Gregoriana e il Ministero delle Culture, delle Arti e dei Saperi, e si inserisce nell’impegno del Governo del Cambiamento di promuovere, attraverso l’arte e la cultura, un dialogo sull’ancestralità wayuu, le tracce coloniali e la riparazione simbolica dei territori.
La presenza de La promessa pellegrina a Roma rafforza una tradizione diplomatica che risale al Concordato del 1973, strumento giuridico che costituisce la base delle relazioni tra lo Stato colombiano e la Santa Sede. Questo quadro di rispetto reciproco e cooperazione ha permesso alle espressioni culturali di fungere da ponti di comprensione tra i popoli.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 18 ottobre al 12 novembre 2025, presso la Pontificia Università Gregoriana (Piazza della Pilotta 4, Roma). L’esposizione propone un viaggio attraverso diciassette opere dell’artista – in acrilico e/o olio su tela – di grande formato, realizzate tra il 2018 e il 2024. Una serie di dieci tele s’intitola “La processione” e ne ritrae i protagonisti: dai portatori dell’immagine della Vergine alla banda, dai devoti in abiti bianchi agli omaggi floreali. Un’altra serie di sette tele, intitolata “Le ore”, scandisce i diversi momenti della processione del 14 maggio, giorno in cui si commemora il miracolo attribuito alla Vergine dei Rimedi.
Invitiamo tutte le persone interessate all’arte contemporanea, alla spiritualità e alle memorie locali a scoprire questa esposizione che, attraverso la sua forza estetica, comunica la fede, la dignità e la speranza del popolo guajiro della Colombia."
Sull’artista
Juliana Ríos Martínez è laureata in Arti Visive con Enfasi Plastico presso la Pontificia Università Javeriana di Bogotá e specialista in Animazione presso l’Università Nazionale della Colombia. Nel 2012 ha frequentato il programma intensivo di Scultura e Pittura presso la New York Academy of Art (USA), e nel 2017 ha studiato Incisione Sperimentale con il maestro Swietlan N. Kraczyna a Barga, Italia.
La sua opera è stata esposta in Colombia, Svizzera, Cuba, Canada, Inghilterra, Spagna, Italia, Francia, Bulgaria e Messico, e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, consolidandola come una delle voci più sensibili e impegnate dell’arte contemporanea colombiana.