A Roma il musical “Don Vincenzo Romano, lu prevete faticatore” per il Giubileo dei Vescovi, Sacerdoti e Seminaristi

04 giugno 2025

Il prossimo 25 giugno 2025, alle ore 19:30, l’Auditorium San Pio X – Angelo Brizi di Piazza della Balduina, a Roma, ospiterà un evento di profonda rilevanza spirituale e culturale: il musical “Don Vincenzo Romano, lu prevete faticatore”, dedicato alla figura del Santo di Torre del Greco, protagonista instancabile di un’evangelizzazione vissuta con energia, sacrificio e straordinaria umanità.

Lo spettacolo, ideato nel 2008 da Vincenzo Nocerino, Gennaro Borriello e Don Aniello Di Luca, con libretto e musiche dello stesso Vincenzo Nocerino, è parte di un più ampio progetto di evangelizzazione 2.0, che utilizza il linguaggio potente dell’arte per toccare le corde più profonde dell’animo umano. San Vincenzo Romano, canonizzato da Papa Francesco nel 2018, è raccontato in scena come il “prete faticatore” che trasformò la sciabica – la rete dei pescatori – in metafora vivente di speranza e di riscatto spirituale, morale e sociale.

Dal suo debutto, il musical ha già commosso oltre 20.000 spettatori grazie a un cast composto da più di 70 artisti, tra attori, musicisti, cantanti, ballerini e tecnici. Costruito per coinvolgere intensamente il pubblico, lo spettacolo ripercorre le tappe salienti della vita di Don Vincenzo: la ricostruzione dopo l’eruzione del Vesuvio, il sostegno agli ultimi, l’educazione dei bambini e dei giovani, la dedizione alle famiglie, agli operai, ai pescatori e ai malati. Una vita spesa “facendo il bene, bene”, come amava ripetere il Santo.

L’iniziativa, inserita nel calendario del Giubileo dei Vescovi, Sacerdoti e Seminaristi, rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sul significato più autentico della vocazione sacerdotale. Inoltre, il musical si rivolge in particolare ai giovani, chiamati a raccogliere l’eredità spirituale di Don Vincenzo Romano. La sua opera educativa e sociale, il suo esempio di carità vissuta e la sua visione di una Chiesa vicina al popolo sono oggi più che mai attuali.

Questo spettacolo rende omaggio a una figura straordinaria della Chiesa italiana, ma anche continua la sua missione, lasciando che la sua “sciabica” torni a gettarsi tra le nuove generazioni, per raccogliere cuori aperti al Vangelo, alla solidarietà e alla bellezza.